Presidente Libero Consorzio Comunale di Trapani

Pantelleria e la Provincia: una comunità che chiede ascolto

C’è un tempo in cui le istituzioni tornano a parlarsi. Per anni la cancellazione delle Province aveva lasciato i Comuni senza un interlocutore naturale, e Pantelleria ne ha sofferto più di altri, per la sua insularità e per la fragilità di un territorio che vive ogni giorno la distanza. Oggi, con l’elezione del Presidente del Libero Consorzio della Provincia di Trapani, Salvatore Quinci, si apre una nuova stagione. Noi del Gruppo Consiliare Siamo Pantelleria abbiamo voluto salutare questa occasione con rispetto, ma anche con la chiarezza delle cose da dire.

Perché Pantelleria non è un’isola qualunque. È una terra che tiene insieme la durezza delle rocce e la dolcezza delle vigne, la forza del vento e la fragilità dei suoi servizi. Ed è proprio qui che la Provincia può e deve fare la differenza.

 

Le strade come memoria e futuro

Negli anni ’60 la perimetrale segnò una stagione di speranza e di crescita. Oggi, quelle stesse strade attendono manutenzione, sicurezza, cura. Parliamo di cento chilometri che non sono soltanto asfalto, ma legami quotidiani tra le nostre contrade, la vita dei contadini nella Piana di Ghirlanda, il lavoro dei giovani che scommettono sul futuro agricolo e turistico dell’isola.

 

La scuola come diritto negato

Pantelleria ha una scuola superiore, un presidio di civiltà conquistato con fatica. Ma ora, di fronte a una decisione che ha accorpato due indirizzi diversi in un’unica classe, ci troviamo davanti a un paradosso: ventotto ragazzi vedono negata la possibilità di scegliere il proprio percorso di studio. Non è un dettaglio, è un diritto. E quando si nega un diritto ai giovani, si nega futuro a un’intera comunità.

 

Sanità e dignità

Sappiamo la dedizione del personale del nostro ospedale, ma sappiamo anche quanto siano pochi, stanchi, soli. Chiediamo che la Provincia si faccia parte attiva perché Pantelleria non sia più costretta a spedire i suoi malati sulla terraferma per una terapia oncologica, per una cura alle dipendenze, per un intervento che altrove è normale e qui diventa un’odissea. La dignità di un malato vale quanto quella di chiunque, e forse un po’ di più.

 

Ambiente e identità

La nostra raccolta differenziata supera l’80%, segno di un impegno civico che non ha eguali. Ma tutto questo rischia di restare simbolico se non si interviene sul trasporto e sullo smaltimento. E mentre gli incendi ci ricordano ogni estate la fragilità del nostro paesaggio, l’agricoltura pantesca continua a essere un bene universale: il cappero e lo zibibbo ad alberello non sono solo colture, sono identità, sono un pezzo di cultura materiale che l’UNESCO ha voluto consegnare al mondo.

 

Migrazioni e sicurezza

Abbiamo visto sbarchi, donne, uomini, bambini approdare sulle nostre coste. Non ci appartiene l’indifferenza, ma non possiamo nemmeno fingere che basti la buona volontà di pochi uomini in divisa per gestire emergenze che diventano strutturali. Pantelleria è Italia, è Europa, e merita lo stesso sostegno che riceve chiunque viva sul continente.

 

Alla fine resta una domanda che è anche una sfida: la Provincia saprà essere madre attenta verso i suoi figli più lontani?

Noi crediamo che sia possibile, se l’impegno sarà vero e se il dialogo non si fermerà a una visita o a una fotografia. Come Siamo Pantelleria vogliamo costruire questa alleanza, sapendo che solo con uno sguardo largo, capace di includere tutti e di andare oltre i confini del colore politico, l’isola potrà ritrovare orgoglio e futuro.

Il Gruppo Consiliare Siamo Pantelleria

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